venerdì 17 maggio 2013

Antichità


Frugarono nella Natura gli anti­chi: oggetti pallidi, senza parola, corpi dell’in­differenza... 

cose così ma ch'eran tutto -
e Lei amarono sorpresi dal modo suo d’esser cosa... 

Nacquero canti allora nella meraviglia e nell’ignoranza della mate­ria, 
dalle ombre che precedono il lin­guag­gio... 

Ori­gi­nano le cose da ciò di cui son fatte: ov­vero l’acqua, l’aria, il fuoco, la terra, e poi Con­cordia e Contesa fra gli ele­menti [1]...  

Tutto forse era già deciso... dall’amore all’intelletto il passo fu breve, forse fu salto, ca­duta... forse. 



[1] Percorso in senso contrario, nel sentimento, rispetto ad Aristotele, Metafisica (lb. I). 

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